domenica 29 luglio 2007

Viva la tolleranza - 1

TENTA SEQUESTRO BIMBO DI TRE ANNI AL MARE, ARRESTATA ROMENA PALERMO - Avrebbe abbracciato un bambino di tre anni e dopo averlo avvolto nella sua gonna lo avrebbe spinto fuori dallo stabilimento balneare dove il piccolo era in compagnia dei genitori. Protagonista della vicenda, avvenuta ieri sera a Isola delle femmine, nel Palermitano, è una donna romena che è stata arrestata dai carabinieri per tentativo di sequestro e sottrazione di minorenne. A bloccare il sequestro del bambino sono stati alcuni bagnanti che hanno richiamato l'attenzione dei genitori del bambino e contemporaneamente chiamato i carabinieri della compagnia di Carini. Vistosi scoperta la donna, della quale non sono state fornite le generalità, ha cercato di darsi alla fuga, ma è stata trovata e arrestata dai militari dell'Arma. La Procura della Repubblica ha disposto il suo trasferimento nel carcere Pagliarelli di Palermo.

Il tentato sequestro sarebbe avvenuto al Lido dei ferrovieri, gestito da Vincenzo Inzirillo, 41 anni, il quale racconta che ieri intorno alle 18.30 due donne, "una sulla cinquantina - dice - e l'altra un po' più giovane, mi hanno chiesto se potevano andare in spiaggia per chiedere qualche spicciolo ai bagnanti. Impietosito, ho detto loro di sì". Poco dopo una delle due avrebbe avvolto nella gonna il bimbo di tre anni. "Una delle bagnanti - aggiunge Inzirillo - si è accorta di quanto stava accadendo e, gridando, le ha strappato il bambino". A quel punto la romena è fuggita. Secondo alcuni testimoni, le due donne non sarebbero state sole: fuori dallo stabilimento una macchina con loro connazionali le avrebbe attese. Ma la donna, quando è stata arrestata, era a piedi e si trovava nei paraggi della caserma dei carabinieri di Capaci.

Alcuni bagnanti, in particolare, hanno riferito di avere notato anche due uomini, uno dei quali suonava l'organetto probabilmente per distrarre l'attenzione della gente che si trovava sul posto. Sempre secondo alcune testimonianze i due, nella confusione generale, si sarebbero allontanati a bordo di un'auto di colore blu. La donna arrestata, che ha 45 anni, è senza fissa dimora; per gli investigatori graviterebbe in un campo nomadi del trapanese. Le indagini sono coordinate dal pm Ennio Petrigni.


I fatti parlano da soli.

sabato 21 aprile 2007

Omosessualità? No, grazie.

Anche a rischio di essere etichettato razzista o omofobo, che poi non vedo che rischio sia, non tollero gli omosessuali e l'omosessualità. Non grido una caccia alle "streghe" con tanto di rogo, ma vedere della gente che reclama i loro diritti come se fossero ebrei nella germania nazista per poi andarsene in giro a fare gli arroganti e i buffoni proprio non lo sopporto. Io lo chiamo vittimismo.

Quello che mi chiedo io è? Se un uomo si crede un dio è un pazzo, ma se si crede una donna è normale? Se è "una cosa così, perchè lo si sente dentro", come rispondono in molti, allora perchè non legalizzare e tollerare anche la pedofilia?

O forse perché il gay è il nuovo business?

giovedì 8 marzo 2007

Lo schiavismo oggi...

Negli ultimi giorni ho parlato con un mio amico e collega di lavoro a riguardo di cosa ci si progetta nel futuro. Nella discussione è saltato fuori che a lui piacerebbe farsi la patente per avere la possibilità di guidare un auto, ma che suo padre non lo permette. Allora io chiedo il perché di questa e lui mi risponde che suo padre gli dice che non ci sono i soldi. Allora io chiedo come non fa esserci i soldi se lavora...

Alla fine, ho intuito che D-Point (un nome in codice del mio amico per rispettare la privacy) lavora e il suo stipendio finisce in un conto corrente di non ben precisata proprietà. Lui non può accedere al conto e non vede un centesimo.

Giuro che farò 4/5 figli e finite le scuole li mando a lavorare... ovviamente per mantenermi.

Secondo voi, se foste nei panni di D-Point, cosa fareste?

venerdì 23 febbraio 2007

Chi sono tramite un blog?

Qui inizia il mio blog, un po' per provare e un po' per esprimere i miei pensieri. Non sono bello, non m sento un figo, non mi considero un apice di elemento della razza umana. Sono un uno qualunque, forse mi avete visto per strada come un qualsiasi estraneo.

Ma la cosa che mi domando è chi sono o cosa penso di essere aprendo un blog? Rispecchio la mia identità oppure sono il prodotto fittizio della mia fantasia nascondendo le mie imperfezioni dietro ad uno strumento informatico? Nel blog ci si vuole essere o apparire? Come si può misurare la realtà in un blog? Ma soprattutto, ci si può identificare noi stessi scrivendo in un blog?